Più di una settimana fa si è diffusa una notizia , sui mezzi di comunicazione ufficiali, ma anche in rete, che ha ha catturato l'interesse di molti, ed ha aperto accesi dibattiti, anche se, come spesso succede, non si capisce quale sono le affermazioni reali, fatte da chi, e quali sono le storture e omissioni commesse dai giornalisti, che tanti errori e svarioni ci regalano ogni giorno.
Sto parlando delle linee guide presentate dall' Agcom, Agenzia per la garanzia nelle comunicazioni, per l'accesso ai siti per adulti e di gioco d'azzardo on line, ma forse anche per altri tipi di siti ( e forse quì sta la fregatura 🤔 ).
I giornali hanno parlato di un obbligo dell'uso dello SPID per certificare la propria età di maggiorenni, e poter entrare nei siti per adulti e di gioco d'azzardo: molti hanno esultato, pensando che questo possa impedire ai minori di accedere a siti pericolosi, ma in verità qualsiasi ragazzino leggermente sveglio potrebbe usare una VPN, accedere magari con un IP di un altro paese, ed aggirare l'eventuale obbligo, visto che questo è un problema vecchio quanto l'internet, e non si è mai voluto , (o forse non si è voluto), trovare una soluzione.
Lo stesso commissario dell'Agenzia ha smentito questi rumors, ed ha precisato che nessun sito per adulti chiederà lo Spid, anche se bisogna trovare un modo di verificare l'età, attraverso una consultazione mandata all'Unione Europea, che ha 90 giorni per rispondere.
Però, tra le righe, in questi vari articoli di giornali, si parla anche di obbligo di verifica di identità per entrare nei vari Social, piccolo particolare non certo da poco, anzi, sarebbe un cambiamento devastane per la libertà personale e di espressione su internet.
Non è che l'Unione Europea, visto anche i "disguidi" successi con Elon Musk (X) e Pavel Durov (Telegram), sta cercando una scusa, nel nome della protezione dei minori ( di cui fino ad adesso se ne sono fregati bellamente) per costringere gli utenti dei social a caricare i propri documenti per poter usare i profili?
Per usare Facebook, Youtube, Instagram e compagnia cantante presto, forse molto presto, i cittadini europei dovranno usare le proprie credenziali private, e se magari scrivono qualcosa di non opportuno o non gradito, la punizione non sarà certo leggera.....
Ed è in questo clima che riveste un'importanza decisiva la blockchain di Hive, che assicura ai propri utenti l'anonimato e libertà di parola (e guadagnandoci anche sopra, cosa non da poco), che , tra brevissimo tempo, gli alti social perderanno completamente.
Da anni dico a conoscenti di lasciar perdere facebook e social simili, dove se fai un passo falso, anche un like ad un post considerato sbagliato, e ti ritrovi bannato, cancellato, o silenziato, e tutto questo , tra poco, potrebbe essere collegato ed "archiviato", nella propria identità digitale di cui tutti, soprattutto l'Unione Europea , sta parlando.
Sarebbe ora che l'uomo della strada si dia una svegliata, ma dopo quello che è successo dal 2020 in poi, ho ormai perso le speranze.
Grazie per l'attenzione e alla prossima.
Immagine creata con Fooocus Ai.