Bella domanda, davvero, alla quale si possono dare diverse risposte, almeno per quanto mi riguarda, perché il Natale possiede svariati significati, in quanto ha rappresentato, storicamente parlando, momenti molto differenti tra loro, ho deciso per la mia partecipazione a questo Contest, di fare una carrellata, un viaggio simbolico nel corso degli anni della mia vita che, in certi momenti, mi sembrano veramente che siano volati via, lasciando spesso traccia unicamente nel quantitativo degli anni che la mia vita ha accumulato...
Storicamente parlando, il Natale della mia infanzia non è stato certamente di quelli da incorniciare, sono venuto ben presto a contatto con la triste realtà di una famiglia che si poteva di certo definire come quella del Mulino Bianco, perché i contrasti, gli attriti, i profondi litigi che c'erano in casa, principalmente tra mio padre e mia madre e successivamente tra mio padre e mio fratello minavano fortemente il senso del Natale, certo, ci si ritrovava insieme, a tavola, per il pranzo di Natale, ma l'atmosfera spesso era pesante, lo spettro di una litigata sotto l'albero (è un modo retorico di dire, in quanto, a memoria mia, non ci sono mai stati tanti simboli del Natale a casa mia, crescendo su tali basi, la morte di mio fratello ha ulteriormente peggiorato il quadro generale del Natale, con aspettative, ricordi, pianti, dolore, la ricorrenza del 25 dicembre veniva sentita e percepita come grande, infinita mancanza per la scomparsa prematura di un carissimo congiunto, poi la prima storia seria della mia vita, la prima relazione degna di essere chiamata tale, sfociata, un paio di anni dopo, nel matrimonio, le cose cambiarono, l'ingresso di quella nuova famiglia creò atmosfera meno cupe, meno fosche, quando mi ritrovavo di fronte alle festività di fine anno, la nascita delle mie figlie contribuì a rafforzare i sentimenti positivi verso il Natale, anche se quella malinconia, quella profonda e infinita tristezza nel mio animo non mi ha mai abbandonato completamente, semplicemente andava e veniva, a corrente alternata, ma sappiamo perfettamente che la vita non la possiamo interamente programmare, che le cose spesso sfuggono al nostro completo volere e controllo, per cui arrivò una storia, nuova, imprevista, a rivoluzionare il tutto, regalando ulteriori sfumature al Natale, ancora più strano, ancora più diversificato, fastidio, piacere, noia, dolore, gioia, calore, tristezza, per un cocktail dai profumi e dai sapori che faccio fatica a definire correttamente e completamente, perché ridurre il senso e il significato del Natale in una sola parola, visto e considerata la mia età, non è assolutamente possibile, troppe cose sono accadute, che si sono riflesse e riverberate nel periodo del Natale, facendogli assumere connotazioni mutevoli nel corso dei decenni in cui sono vissuto, prendiamo ad esempio il mio atteggiamento, le mie aspettative, per questo Natale, cosa vi posso dire, che spero, sotto un certo punto di vista, che passi in fretta, così, senza quasi colpo ferire, che non succeda nulla di particolarmente negativo, ecco, forse il Natale per me rappresenta proprio questo, un periodo da superare, di transizione, verso il nuovo anno, sperando che non si producano attriti, litigi, nuovi asti che potrebbero ulteriormente compromettere equilibri di per sé instabili, logorati da situazioni poco edificanti che si sono succedute nel corso degli anni, sarei già più che soddisfatto che non accadesse nulla di doloroso, di estremamente fastidioso o peggio ancora, sono pessimista? Sono disfattista? Sono ipocondriaco o peggio ancora? Vi avrei fatto vivere quello che ho passato io, in certi Natali, certe atmosfere che definire di piombo è riduttivo, certe litigate, certe stilettate linguistiche, degne del migliore spadaccino, forse dopo potrebbe passarvi per la testa che semplicemente sono realista, che cullare il sogno, piccolo, che il Natale passi e se ne vada senza lasciare strascichi polemici di nessuna tipologia, forse mi capireste pienamente, e sotto sotto incomincereste a pensarla non troppo differentemente da me...
Con tutto questo, cari ragazzi, ragazze, amici e amiche virtuali e altro ancora, mi congedo da Voi augurandoVi il miglior Natale possibile, voglio fare un ultimo atto di ottimismo, che si possa passare al giorno di Santo Stefano con serenità, e via via oltre, fino a San Silvestro e all'Epifania, con rinnovato spirito calmo e sereno, sarà dura ma voglio provare a crederci un po' anch'io...
Foto di mia proprietà, realizzata con l'ausilio del mio computer...