Ma infatti non avrebbe minimamente senso che ci pagassero unicamente per sfogare le nostre frustrazioni: quale datore di lavoro, fosse pubblico, fosse privato, assumerebbe impiegati allo scopo?🤣 Oppure quale cliente (se siamo lavoratori con p. IVA) ci commissiona un servizio avente per oggetto lo sfogare le frustrazioni del professionista?🤣 Oppure ancora, quale cliente (in caso di commercio) che viene a comprarci un prodotto avrà la pazienza di ascoltare sistematicamente le grivie e paturnie del commerciante?🤣 Santo cielo, quella volta ogni tanto può pure capitare, ma se ciascuno di noi venisse a postare geremiadi su geremiadi, hive e cugini si trasformerebbero in una valle di lacrime:
!LOLZ
They're both Paris sites.
Credit: dyson-the-booper
@stefano.massari, I sent you an $LOLZ on behalf of pousinha
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Sai che questa è proprio un ottima soiegazione. Sfogare le proprie frustazioni funziona su Facebook o Instagram, ma qui non sarebbe profittevole.
Fessibuk e finstagram però non pagano, anzi, fino a dove ne so, il primo ti si frega legalmente la paternità dell'opera, pure (c'è o c'era una clausola)😂:
Qua in zona Romagna, precisamente nella provincia Forlì-Cesena, Facebook è ancora molto usato dai 50enni come me. Per quanto mi riguarda la ritengo una cosa incomprensibile. Anni fa era una novità, ma oggi c’è decisamente di meglio !WINE
Per la serie nonsoloRomagna, ancora non hai visto i cinquantenni piemontesi:
Tornando seria (qualora possibile😁), spezzo una lancia in loro favore: a causa dei tratti culturali della regione, un buon numero di residenti molto probabilmente non sa nemmeno ancora che cos'è paypal, quindi ti puoi immaginare il livello di conoscenza informatica (soprattutto nel basso Piemonte,realtà alquanto contadinesca, senza offesa per carità, dato che almeno ai miei tempi tutto quel che non fosse commestibile costutuiva enorme spreco di denaro e i desktop, notebook e neetbook non lo sono, dunque il lavoro vero è pur sempre andare a lavorare in fabbrica o vendemmiare, figurati allora i cinquantenni e oltre che sono più vecchi di me, anche se oramai non di chissà quanto). La mia migliore amica, che ha esattamente la tua età, usa infatti ancora regolarmente facebook.
A me sembra che tu stia dipingendo un Piemonte impossibile, ma spiegherebbe comunque il perchè in Italia siamo così poco lungimiranti… e lo siamo stati soprattutto negli ultimi 20 anni
Ma è una regione impossibile (o quantomeno lo era fino a quando non avevo levato le tende). Che ha contribuito a questo mio espatrio (è probabile che a essere nata e cresciuta altrove, a quest'ora non starei manco qui dove sto). Impossibile non levare le tende, per quanto retrograda (quantomeno il basso Piemonte, area Monferrato e dintorni). Ci crederesti che universitari di solo qualche anno più vecchi di me non facevano uso di alcun desktop/notebook in casa per studiare? No c'è da stupirsi che i cinquantenni piemontesi non sappiano nemmeno accendere un computer e se si ritrovano disoccupati rischiano sul serio di finire sotto i ponti (cosa che visto accadere davvero), non contando su alcuna alternativa che non sia quella di un nuovo impiego in fabbrica (e chi se li piglia a 50 anni?) o nella vendemmia (che però dura soltanto in autunno).
Un cinquantenne così sarebbe in serissima difficoltà anche in Romagna. Devo ammettere che almeno qui qualcuno di noi si è sempre dato da fare e ha cercato di tenersi al passo con l’evoluzione. Io ho iniziato a lavorare in un ufficio tecnico in cui si progettavano macchinari. Ho iniziato a produrre disegni con la matita, poi con Autocad (programma di disegno tecnico bidimensionale) poi con Solidworks (programma di disegno tridimensionale). Tutte queste trasformazioni in circa 12/13 anni. Il non farle era come una volontà chiara di rimanere indietro e perdere il lavoro. Trovo davvero incomprensibile l’immobilismo da te descritto. Ovvio che adesso le conseguenze per alcuni saranno dure !DIY
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