As written in one of my recent posts I am planning a return to the online poker scene, this has led me to several reflections.
Due to the fact that I thought a lot about this choice which, I confess, I'm still thinking about.
There is a famous quote by Yves Montand which states: "Poker should be taught in school; it offers, in short, the representation of all the human relationships that children will encounter later in life."
This is certainly an exaggeration and I would never want poker to be taught in school, but there is a lot of truth in this sentence.
I myself have learned many things from poker that I have carried into my life, all things that make the difference between a winning player and a losing one.
I'm thinking, for example, of infinite patience, an iron mindset or iron-clad bankroll management.
I've never been an easy bluff player, I just place some at the right time; it is said that it is not the card that should be played but the player in front of you, which is also true in life.
I've always been a very rocky player, I play strong hands and when I do I'm very aggressive, I have to lead the game.
In Poker as in life, if I put everything into the pot I'm definitely always ahead, I always take calculated risks that pay off in the long run.
Be careful, this doesn't always mean winning but losing is part of poker and also part of life; It can happen that you start even eighty percent ahead and then end up behind.
It's not bad luck but simple variance, it exists in games and it exists in life.
If I spin at eighty it means that I will win 80 times but I will lose 20 times, this percentage is increasingly true and precise as the cases increase; if we bring this situation into everyday life we need to understand that to be successful we need to do, do and do more.
At the end of it all, if on the poker table that is life we have turned over the cards and always found ourselves above eighty or maybe ninety (which would be even better) it doesn't matter how many times we have been "blown" because in any case the the victory count will be in our favor and the statistics will have been respected.
No matter the luck, the strongest and most prepared wins; to do this constantly, however, he must update himself and always be on top of things, only in this way will he be able to remain the best over time.
Poker also taught me that it is essential to select the tables well, if I am the fourth player in the world and I sit down to play with the top three, in the long run I will be a loser.
There are two solutions, either I choose another table where the sixth, tenth, thousandth and so on are seated or I become the strongest overall so that all the tables are profitable for me.
In any case, I must be aware that to be and remain the top one, there will be a lot of effort to be made; There is a lot of studying and training to do in life and in poker.
Once you reach the top you will have to continue because if you don't stay up to date someone will always arrive who surpasses you.
Regardless of everything, however, hard work always pays off and is essential; if from being the strongest in the world we become the second because despite the study there is someone who manages to be better than us, no harm done, we must know how to accept it and in any case be aware that the list is still long below us and consequently there are still many profitable tables.
I know that perhaps not everyone will understand these thoughts of mine and I understand that some, although they understand them, will not share them.
I have always seen life as a poker game and I have always thought about what was the best thing to do to have an EV+ at the end of everything, which for those less practical is simply a positive expectation.
This way of seeing me has helped me a lot and has always gone well with my lifestyle, at least until I became a little ugly; However, the time has come to make these thoughts and reasoning my own again and go back to governing my mindset and my moods.
I've written enough for tonight, let me know what you think about what I've written; I would be very happy, as well as curious, to know your opinion.
I hug you!
Come scritto in uno dei miei recenti post sto programmando un ritorno sulle scene pokeristiche online, questo mi ha portato a parecchie riflessioni.
Dovute al fatto che ho pensato molto a questa scelta alla quale, confesso, sto ancora pensando.
C'è una celebre frase di Yves Montand che recita: "Il poker dovrebbe essere insegnato a scuola; offre, in sintesi, la rappresentazione di tutti i rapporti umani che i bambini ritroveranno più avanti nella vita."
Sicuramente è un'esagerazione e io non vorrei mai che il poker fosse insegnato a scuola, in questa frase però ci sono molte verità.
Io stesso dal Poker ho imparato tante cose che poi mi sono portato anche nella vita, tutte cose che fanno la differenza tra un giocatore vincente e uno perdente.
Penso ad esempio alla pazienza infinita, al mindset di ferro o alla gestione ferrea del banckroll.
Non sono mai stato un giocatore dal bluff facile, ne piazzo solo qualcuno al momento giusto; si dice che non vada giocata la carta ma il giocatore che hai davanti, cosa vera anche nella vita.
Sono sempre stato un giocatore molto roccioso, gioco mani forti e quando lo faccio sono molto aggressivo, devo condurre io il gioco.
Nel Poker come nella vita se metto tutto dentro il piatto parto sicuramente sempre avanti, prendo sempre dei rischi calcolati e che nel lungo periodo pagano.
Attenzione, non sempre questo vuol dire vittoria ma perdere fa parte del poker e anche della vita; può capitare di partire avanti anche all'ottanta per cento e poi di finire sotto.
Non è sfiga ma semplice varianza, esiste nei giochi ed esiste nella vita.
Se giro all'ottanta vuol dire che vincerò 80 volte ma 20 perderò, questa percentuale è sempre più vera e precisa con l'aumentare dei casi; se riportiamo questa situazione nella vita di tutti i giorni ci serve a capire che per avere successo bisogna fare, fare e ancora fare.
Alla fine di tutto se nel tavolo da poker che è la vita avremo girato le carte e ci saremo trovati sempre sopra all'ottanta o magari al novanta (che sarebbe anche meglio) non importa le volte in cui saremo stati "scoppiati" perché comunque il computo delle vittorie sarà a nostro favore e la statistica sarà stata rispettata.
Non importa la fortuna, il più forte e il più preparato vince; per farlo costantemente però deve aggiornarsi ed essere sempre sul pezzo, solo così potrà restare il migliore nel tempo.
Il Poker mi ha insegnato anche che è fondamentale selezionare bene i tavoli, se sono il quarto giocatore al Mondo è mi siedo a giocare con i primi tre, alla lunga risulterò perdente.
Le soluzioni sono due, o scelgo un altro tavolo dove ci sono seduti il sesto, il decimo, il millesimo e via discorrendo oppure divento il più forte in assoluto cosicché tutti i tavoli siano profittevoli per me.
In ogni caso devo essere consapevole che per essere e per restare il top uno la fatica da fare sarà tanta; c'è da studiare e da allenarsi parecchio nella Vita come nel Poker.
Raggiunta la vetta bisognerà continuare perché se non resti aggiornato arriva sempre qualcuno che Ti supera.
A prescindere da tutto però il duro lavoro paga sempre ed è imprescindibile; se da più forti del mondo diveniamo i secondi perché nonostante lo studio esiste qualcuno che riesce a essere meglio di noi poco male, dobbiamo saperlo accettare e comunque essere consapevoli che sotto di noi la lista è ancora lunga e di conseguenza esistono ancora tanti tavoli profittevoli.
So che forse non tutti capiranno questi miei pensieri e capisco che alcuni pur capendoli non li condivideranno.
Ho sempre visto la vita come una partita di poker e ho sempre pensato a quale fosse la cosa migliore da fare per avere alla fine di tutto una EV+, che per quelli meno pratici è semplicemente una aspettativa positiva.
Questo mio modo di vedere mi ha aiutato molto e si è sempre sposato bene con il mio stile di vita, almeno fin quando non mi sono un po' imbruttito; è arrivato però il momenti di fare di nuovo miei questi pensieri e questi ragionamenti e tornare a governare il mindset e i miei stati d'animo.
Per stasera ho scritto abbastanza, fammi sapere cosa ne pensi rispetto a ciò che ho scritto; sarei molto felice, oltre che curioso, di conoscere la tua opinione.
Ti Abbraccio!
The texts are translated with simultaneous translators; for the avoidance of doubt I have decided that they will all be translated exclusively with Google Translate.
Of course, English is not my first language but I try, forgive any mistakes and imperfections of Translate.