Forse sarà proprio il prossimo anno ,che sta per arrivare entro poche ore, ovvero il 2025, a portare con sé la sfida tra mondo crypto e le CBDC, le Central Bank Digital Currencies, ovvero delle monete digitali, anch'esse basate sulla tecnologia blockchain, ma super centralizzate, cioè emesse e controllate direttamente dalle Banche Centrali, quindi, per esempio la Federal Reserve in USA, o la BCE per noi europei.
Questo fatto fa spaventare molte persone, perchè si prospetta lo scenario in cui tutte le nostre informazioni e documenti saranno concentrati in un unico "id wallet", che potrebbe essere disattivato, in parte o totalmente, se non facciamo i bravi "bambini", ovvero se non siamo dei bravi cittadini sudditi che seguono alla lettere qualsiasi direttiva che arrivi da Bruxelles.
Ma non solo noi occidentali ci stiamo avvicinando a questa implementazione economica, ma sembra che la Russia si già avanti a noi: il rublo digitale, infatti, è già attivo, e sarebbe stato presentato un nuovo disegno di legge alla Duma di Stato russa che mira a rendere obbligatorio l'uso del rublo digitale da parte di banche e commercianti, oltre all'implementazione di un sistema di pagamento universale con codice QR, ma rimanendo sempre un sistema parallelo ai pagamenti tradizionali come contanti e bancomat.
Lo Yuan digitale, invece, è ancora in fase di sperimentazione, ma l'introduzione ufficiale dovrebbe essere tra poco tempo in un paese, come la Cina, che ha un fortissimo stato di controllo sui propri cittadini, con il famoso sistema dei crediti sociali, che , diciamoci la verità, stiamo importando anche in Europa.
Anche la Svizzera ha già avviato il programma di sperimentazione del franco svizzero digitale, con il progetto Helvetia III, lanciato dalla Banca nazionale svizzera (BNS).
Insomma, è una nuova frontiera da cui non si potrà scappare tanto facilmente, certamente non andando in altri paesi, perchè, a quanto pare l'andazzo sembra lo stesso in tutte le parti del mondo: che sia il vecchio Occidente o i paesi Brics, le CBDC sono una realtà che, purtroppo, dovremmo tutti affrontare prima o poi.
Noi Europei, intanto, stiamo affrontando l'applicazione del MiCA, quella serie di norme ,prodotte dall'Unione Europea, atte a regolamentare il settore delle criptovalute (Markets in Crypto Assets), che potrebbero portare a qualche ostilità verso le stablecoin ,come i rumors che abbiamo sentito in questi giorni su Tether, e una stretta sulle dichiarazione ,in fase di Deposit e Withdrawl, con l'applicazione della Travel Rule.
Ma quando potrebbe arrivare la nostra vittoria?
Quando, finalmente, potremo usare direttamente le crypto per fare i nostri pagamenti, senza chiedere mille permessi a questi criminali, in giacca e cravatta, delle banche centrali di tutto il mondo, e chiederemo quanto è la quotazione in Bitcoin del dollaro, e non il contrario come adesso.
Grazie dell'attenzione e alla prossima.
Immagine realizzata con Grok
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