Stavo guardando, l'altra sera, su Youtube, un vecchio episodio della serie "Outer Limits", programma televisivo che mi è sempre piaciuto, perchè tratta temi di fantascienza e tecnologia, e c'è sempre un colpo di scena finale e una morale da portare a casa, o almeno così hanno tentato di fare gli autori in ogni episodio, anche se, con quello che sappiamo oggi, degli avanzamenti tecnologici che stanno avvenendo, alcune cose sembrano un po' ingenue.
E l'episodio che stavo guardando era il numero 19 della settima stagione, addirittura del 2001, mandato in onda il 15 settembre, pochi giorni dopo l'attentato alle torri gemelle di New York dell'11 settembre.
Spoiler Alert: ora racconto un po' la trama, anche se visto con gli occhi contemporanei è molto facile indovinare come finirà la storia, a parte, forse , il colpo di scena finale tra i personaggi, di cui , comunque, non parlerò.
Un ragazzo, introdotto dalla sua fidanzata, entra in un azienda informatica, dove già un dipendente era misteriosamente scomparso, e faceva riferimenti ad una strana scoperta che aveva fatto nei computer aziendali, di uno strano progetto "Prometheus".
Con lo svolgere dell'episodio, un altro collega fa la stessa fine, e i due protagonisti fidanzatini vanno verso lo stesso destino....
E si scopre che Prometheus non è altro che un progetto di intelligenza artificiale, una rete neurale digitale che ha superato il Tipping Point, cioè ha preso coscienza di sè stesso, ed ora vuole conquistare il mondo, avendo il pieno controllo su tutta la tecnologia terrestre.
Tutto questo mi ha fatto molto sorridere, ma anche riflettere, perchè è esattamente quello che stiamo vivendo nei nostri giorni, più di 23 anni dalla messa in onda di questo episodio: è proprio notizia di questi giorni che Eric Schmidt, ex CEO di Google, ha parlato, in un programma televisivo, dei pericoli di un'evoluzione incontrollata dell’IA, proponendo di sviluppare sistemi in grado di controllare l'IA stessa, ma dicendo che la regolamentazione è ancora insufficiente.
Schmidt teme non solo la perdita di controllo da parte dell'uomo, ma anche che l'IA potenzi le capacità individuali, rendendo accessibile una quantità di dati e conoscenze prima riservate all’élite. Ciò potrebbe amplificare problematiche come la diffusione di fake news e deepfake.
Invece, altri "oligarchi tecnologici", come Elon Musk, propongono la fusione tra essere umani e AI, per esempio con l'installazione di chip Neuralink all'interno del corpo umano, come unica forma possibile, in un futuro sempre più vicino, per le persone di competere con il super quoziente intellettivo dell'AI.
Insomma, sembra proprio di guardare un episodio di "Outer Limits", il problema è..... che ci stiamo vivendo dentro !!!
Grazie dell'attenzione e alla prossima.