Tra le varie "fazioni" che si odiano e detestano a vicenda nella nostra società super-iper-tecnologica e fintamente democratica, ci sono sicuramente quelle degli imprenditori e dei dipendenti, che sono ormai sul piede di guerra tra di loro, tra diritti del lavoro calpestati, tasse sull'impresa alle stelle, inflazione galoppante, insomma... una vera ricetta per il disastro totale.
La parte imprenditoriale lamenta di non trovare mai personale abbastanza qualificato, e, con la solita frase che esce fuori in queste circostanze " i giovani di oggi sono sfaticati e non vogliono lavorare", cerca di spiegare la situazione attuale.
Mentre i lavoratori, o chi cerca lavoro, lamenta continui soprusi, stipendi bassissimi, giochetti al limite del legale per fare straordinari non pagati , ed altre nefandezze varie.
Ed il colpo di grazie lo ha dato, senza dubbio, il periodo Pandemico: con lo Smart Working, ovvero il lavoro da casa, gli imprenditori hanno visto che potevano tagliare su tanti costi rispetto agli uffici fisici ( tanto che, c'è una vera e propria crisi immobiliare rispetto ai palazzi ad uso aziendale, che rimangono sfitti e senza acquirenti), e , dall'altra parte, i lavoratori hanno scoperto il vantaggio di lavorare da casa, senza affrontare il traffico e spese di trasporto vario, oltre al tempo per muoversi da casa all'ufficio.
Dulics in Fundo, ora che l'intelligenza artificiale avanza, un numero sempre più alto di figure professionali sta perdendo importanza nel mondo del lavoro: dagli illustratori ai programmatori, dai call center ai giornalisti, saranno tanti, in un futuro sempre più vicino, a non avere un lavoro.
Ma a tutto questo, si sta aggiungendo una pratica molto odiosa, da parte delle aziende, che molti vorrebbero fossero illegale: sto parlando dei Ghosts Jobs, ovvero offerte di lavoro per posti che , in verità, non esistono nemmeno.
Se vi capita di vedere offerte di lavoro troppo vantaggiose, a cui partecipano in migliaia, e che rimangono sempre aperte e attive, potreste trovarvi davanti ad un Ghost Job.
Questi annunci falsi, che stanno invadendo il mercato del lavoro, sono strategie che le imprese usano, principalmente, per raccogliere dati dei candidati: facendosi mandare migliaia e migliaia di curricula vitae, formano un vero e proprio database, non solo di eventuali candidati da tenere in considerazioni per il futuro, ma anche per creare delle vere e proprie ricerche di mercato e, perchè no, rivendere i dati a terze parti.
Nella società dell'informatica in cui viviamo, infatti, i nostri dati sono prodotti preziosissimi, pensate anche solo a Facebook e allo scandalo di Cambridge Analytica, dove i dati di 87 milioni di utenti sono stati usati senza il loro consenso.
Insomma, il mercato del lavoro sta diventando sempre più una giungla, dove i diritti non solo dei lavoratori, ma anche di chi è disoccupato e sta cercando, vengono calpestati quotidianamente, tanto che, sempre più persone, non vogliono nemmeno partecipare al mercato del lavoro "tradizionale", ma cercano una forma di retribuzione on line, magari lavorando come content creator o, per esempio, nel mondo crypto, proprio come quì, sulla blockchain di Hive.
Grazie dell'attenzione e alla prossima.