Archiviata anche la Strarimini, si entrava nel mese di giugno, nel periodo più caldo, a livello di temperature, ma non certo a livello di gare, perché i principali calendari della mia zona andavano in pausa, lasciando lo spazio a diverse garette di genere minore, spesso di sera, raramente di carattere competitivo, in ogni caso ci tenevo a ben figurare in alcune di esse...
Non rammento nessuna gara rilevante, in questi mesi estivi, ma un ragionamento che feci mi rimase in testa, perché era dettato da un'esigenza ben precisa, quella di cercare di migliorare le mie prestazioni...
L'estate precedente avevo forgiato il mio fisico, incrementando la mia velocità grazie a un aumento di percorrenza settimanale, giungendo a sfiorare i 90 km alla settimana, l'anno seguente, quello di cui vi sto parlando, tentai di toccare cifra tonda, 100 km alla settimana, non era molto in più, solamente 10 km, ma sarebbero bastati per innescare un qualcosa che mi consentisse di scendere come ritmo di qualche secondo al km, quando si raggiungono livelli sempre superiori, si cerca sempre quel pelo in più, quel ritocco che possa consentire di superare nuovi limiti...
In quest'ottica di idee andai in ferie, in altura, come avevo fatto 6 mesi prima, questa volta la mia scelta cadde sulla Valle d'Aosta, una località sui 1500 metri di altitudine sul livello del mare, da noi era un caldo tremendo, lassù la sera si stava divinamente, e la notte si dormiva con la coperta leggera, tutto un altro discorso rispetto a quanto vivevo in pianura, a quell'epoca non erano ancora così diffusi gli impianti di climatizzazione domestici, per cui di giorno si faceva fatica a sbattere il caldo, e la notte non era facile prendere sonno e riposarsi...
Mi allenai regolarmente tutti i giorni della mia permanenza in montagna, non volevo flessioni, a livello kilometrico, e in effetti totalizzai poco più di 90 km, una percorrenza veramente notevole, considerando il fatto che mi trovavo in montagna, al rientro verso casa attraversai una forte perturbazione al confine tra la Lombardia e l'Emilia-Romagna, superata la quale si spalancarono le porte dell'inferno...
Un caldo, un'afa tremenda, non si respirava, così come per il discorso abitativo, anche nelle vetture gli impianti di climatizzazione non erano molto frequenti, per cui fu un calvario, mancava l'aria, o meglio, l'aria c'era ma era rovente, quando parcheggiai la mia vettura nel piazzale letteralmente boccheggiavo, come per una presunta mancanza di ossigeno, troppa differenza di temperatura, troppo sbalzo termico, era veramente come passare dal paradiso all'inferno...
Continua...
English Version
Once Strarimini had also been archived, we entered the month of June, the hottest period, in terms of temperatures, but certainly not in terms of competitions, because the main calendars in my area went on pause, making room for various minor competitions , often in the evening, rarely of a competitive nature, in any case I wanted to do well in some of them...
I don't remember any relevant competition, in these summer months, but one reasoning I made stuck in my head, because it was dictated by a very specific need, that of trying to improve my performance...
The previous summer I had forged my physique, increasing my speed thanks to an increase in weekly mileage, reaching almost 90 km per week, the following year, the one I'm talking about, I tried to reach a round figure, 100 km per week, it wasn't much more, only 10 km, but it would have been enough to trigger something that would allow me to go down the pace by a few seconds per km, when you reach ever higher levels, you always look for that further , that touch-up that can allow you to overcome new limits...
With this in mind, I went on holiday, to the highlands, as I had done 6 months earlier, this time my choice fell on the Aosta Valley, a location at an altitude of 1500 meters above sea level, where we were terribly hot , the evening was heavenly up there, and at night we slept with a light blanket, a completely different matter compared to what I lived in the plains, at that time domestic air conditioning systems were not yet so widespread, so during the day it was struggle to beat the heat, and at night it was not easy to fall asleep and rest...
I trained regularly every day of my stay in the mountains, I didn't want to push up, in terms of kilometres, and in fact I totaled just over 90 km, a truly remarkable distance, considering the fact that I was in the mountains, on my way back home I crossed a strong perturbation on the border between Lombardy and Emilia-Romagna, after which the gates of hell opened wide...
A heat, a tremendous sultriness, one could not breathe, as well as for the housing issue, even in the cars the air conditioning systems were not very frequent, so it was an ordeal, there was no air, or rather, the air there it was but it was hot, when I parked my car in the square I literally gasped, as if due to a presumed lack of oxygen, too much difference in temperature, too much sudden change in temperature, it was really like going from heaven to hell...
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