It's always people who make the difference...

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Despite everything I still believe that people are truly good in their hearts.

(Anne Frank)



Yesterday I was thinking a bit about the fact that, as the title says, it is always people who make the difference, whether we are talking about human relationships or whether we are talking about goods, services or products.

And in the end it is natural since goods and services are always produced by people.

At the moment I am positive for Covid and yesterday we discovered that Samuele is too, for now only my Wife is resisting even if, probably, her test will soon be positive too.

Our beloved Dwarf is very strong, much stronger than a Blue Super Saiyan who ate the Nika-model Homo Homo fruit and inside which Kurama was sealed (this thing is really Nerd!), despite this he is a bit of a slump.

The thing that is bothering him the most is the cough and last night, after falling asleep, he had a bit of difficulty breathing; obviously we didn't wait a moment, we got dressed quickly and ran to the emergency room.

I confess that I am not exactly an "admirer" of the emergency room in Reggio Calabria, I am always hypercritical and I will continue to be also because, in the end, Samuele was checked by the pediatric department of the GOM in Reggio.

Being a strict but fair person, I must admit that the service offered by the pediatric department was really excellent, competent doctors and nurses and, even the premises, for the first time ever, seemed well-kept and clean.

I imagine that it is almost necessary since we are talking about a place that hosts children and it is the least to make it a bit colorful.

Luckily Samu is fine, he was given cortisone and sent home also because, since this morning, he started the treatments prescribed by the pediatrician and, surely, in the next few days he will be better and we also hope that he tests negative so we can get rid of our "friend" CV19, lol!

On our way home we chatted a bit with Reny and we talked about the department and how the doctors and nurses were prepared and kind as well as timely and a phrase of his made me think; praising the pediatric staff he said that in any case it is probably due to the fact that to do that job in that particular department you really need to have passion.

I think it's true.

In relation to this I remember a phrase I said to our gynecologist friend who saved the lives of Reny and Samuele (together with the whole team who assisted him of course); The context was the intensive care unit of the Fate Bene Fratelli in Rome, as I was leaving I met Giuseppe who hugged me and my phrase while hugging him was, in these words: "Peppe thank you with all my heart, you gave me back my life, I don't know how you do this job I couldn't do it in any way!".

Of course what I said is certainly not about saving the lives of children, if I knew I could do it I wouldn't back down, but seeing all those wonderful creatures, in those cribs, hearing them cry I felt all their suffering inside, the suffering of my son; every time I left the intensive care unit I felt empty, suffering, as if I had taken on all the pain of those children and of ours obviously, I wouldn't know how to express it and how to describe it in words and, of course, unfortunately the pain that I brought home in the evening I couldn't take away from those children who continued to feel it in the same way... I wish I could do it in some way, I would have taken it all and from everyone, I assure you!

However, I don't want to go on too long, I just wanted to try to give a little context and to make people understand what I felt in certain moments and what led me to develop certain thoughts about this hospital rather than that one.

In the end, the point is that people always make the difference, in Reggio as in Rome, at Bambin Gesù as at Grande Ospedale Riuniti, those who decide to do a job that brings them into daily contact with the suffering of newborns and children cannot do their job badly.

Of course, in life you never say never, but the cases are very few and they are truly exceptions.

People who have that sensitivity and that moral strength and those immense hearts and those beautiful souls will always be excellent.

Surely the difference is also made by the machinery and technologies that the various hospitals have available but, net of this, people give it their all and go even further and, when they are people like those we have been lucky enough to meet during this journey we are facing, you can be sure that they will be an added value and will be able to elevate the place where they are.

Well now I think I will say goodbye, the Family and I go to "throw ourselves" into bed, in the evening the pain increases for all three of us, lol!

Thanks for coming this far and for your time, feel free to express your opinions in the comments below... As you know I'm always happy to hear them!

I hug you!

🔘 🔘 🔘

"Yes, I was born among men too. I had never seen the Jungle. They passed me food behind bars in an iron container until one night I felt that I was Bagheera, the Panther, and not a toy for men, and I broke the stupid lock with a paw and went away; and because I had learned the ways of men, I became more terrible in the Jungle than Shere Khan.”

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Nonostante tutto io ancora credo che la gente sia davvero buona nel proprio cuore.

(Anna Frank)



Ieri riflettevo un po' sul fatto che, come da titolo, siano sempre le persone a fare la differenza, sia che si parli di rapporti umani sia che si parli di beni, servizi o prodotti.

E in fondo è naturale visto che beni e servizi sono prodotti sempre da persone.

Al momento sono positivo al Covid e ieri abbiamo scoperto che anche Samuele lo è, per ora resiste solo mia Moglie anche se, probabilmente, presto anche il suo test darà esito positivo.

Il Nostro amato Nanetto è fortissimo, molto più forte di un Super Sayan Blu che ha mangiato il frutto Homo Homo modello Nika e dentro il quale è stato sigillato Kurama (questa cosa è proprio Nerd!), nonostante ciò è un po' abbacchiatello.

La cosa che più lo sta infastidendo è la tosse e stanotte, dopo essersi addormentato, ha avuto un po' di difficoltà a respirare; ovviamente non abbiamo atteso un attimo, ci siamo vestiti velocemente e siamo scappati al pronto soccorso.

Confesso di non essere propriamente un "estimatore" del pronto soccorso di Reggio Calabria, sono sempre ipercritico e continuerò a esserlo anche perché, alla fine, Samuele è stato controllato dal reparto di pediatria del GOM di Reggio.

Essendo una persona severa ma giusta, devo ammettere che il servizio offerto dal reparto di pediatria è stato davvero ottimo, medici e infermieri competenti e, anche i locali, per la prima volta in assoluto, sembravano curati e puliti.

Immagino che sia quasi dovuto visto che stiamo parlando di un posto che ospita dei bimbi ed è il minimo renderlo un po' colorato.

Fortunatamente Samu sta bene, gli è stato somministrato del cortisone ed è stato rimandato a casa anche perché, da stamattina, ha cominciato le cure prescritte dalla pediatra e, sicuramente, nei prossimi giorni starà meglio e speriamo anche che si negativizzi così ci leviamo dalle palle il nostro "amico" CV19, lol!

Rientrando a casa abbiamo chiacchierato un po'con Reny e abbiamo parlato proprio del reparto e di quanto medici e infermieri siano stati preparati e gentili oltre che tempestivi e una sua frase mi ha portato a riflettere; elogiando il personale di pediatria ha detto che comunque è probabilmente dovuto al fatto che per fare quel lavoro in quel particolare reparto bisogna avere proprio la passione.

Credo sia vero.

In merito a questo ricordo una frase che dissi al nostro amico ginecologo che ha salvato la vita a Reny e Samuele (insieme a tutta l'equipe che lo ha assistito naturalmente); Il contesto era il reparto di terapia intensiva del Fate Bene Fratelli di Roma, io uscendo incontro Giuseppe che mi abbraccio e la mia frase abbracciandolo è stata, testuali parole: "Peppe grazie con tutto il cuore, mi avete restituito la vita, io non so come fai a fare questo lavoro io non riuscirei in nessun modo!".

Naturalmente quello che ho detto non è certo riferito al fatto di salvare le vite ai bimbi, se sapessi di poterlo fare non mi tirerei indietro, vedendo però tutte quelle meravigliose creature, in quelle cullette, sentendole piangere ho sentito dentro tutta la loro sofferenza, la sofferenza di mio figlio; ogni volta che uscivo dal reparto di terapia intensiva mi sentivo svuotato, sofferente, come se mi fossi preso addosso tutto il male di quei bimbi e del nostro ovviamente, non saprei come esprimerlo e come descriverlo a parole e, naturalmente, purtroppo il male che la sera mi portavo a casa non lo sottraevo a quei bambini che continuavano a provarlo alla stessa maniera...Avrei voluto poterlo fare in qualche modo, me lo sarei preso tutto e di tutti, Te lo assicuro!

Non voglio però dilungarmi troppo, volevo solo provare a dare un po' di contesto e a far capire quello che ho sentito in determinati momenti e cosa mi ha portato a maturare alcuni pensieri rispetto a questo ospedale piuttosto che quello.

Alla fine il punto è che, le persone fanno sempre la differenza, a Reggio come a Roma, al Bambin Gesù come al Grande Ospedale Riuniti, chi decide di fare un lavoro che lo porta quotidianamente a contatto con la sofferenza di neonati e di bimbi non può fare male il suo mestiere.

Certo, nella vita mai dire mai, ma i casi sono pochissimi e sono davvero delle eccezioni.

Delle persone che hanno quella sensibilità e quella forza morale e quei cuori immensi e quelle anime belle saranno sempre delle eccellenze.

Sicuramente la differenza la fanno anche i macchinari e le tecnologie che i vari ospedali hanno a disposizione ma, al netto di questo, le persone ce la mettono tutta e vanno anche oltre e, quando sono persone come quelle che noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare durante questo percorso che stiamo affrontando, puoi essere certo che saranno un valore aggiunto e riusciranno a elevare il posto in cui si trovano.

Bene ora credo che Ti saluterò, io e la Family andiamo a "buttarci" a letto, la sera i dolori aumentano per tutti e tre, lol!

Grazie per essere arrivato fin qui e per il tempo che mi hai dedicato, sentiti libero di esprimere le Tue opinioni nei commenti qui sotto... Come sai mi fa sempre piacere conoscerle!

Ti Abbraccio!

🔘 🔘 🔘

“Sì, anch'io nacqui tra gli uomini. Non avevo mai visto la Giungla. Mi passarono il cibo dietro le sbarre in un recipiente di ferro finché una notte sentii che ero Bagheera, la Pantera, e non un giocattolo per gli uomini, e spezzai la stupida serratura con una zampata e me ne andai; e poiché avevo imparato le astuzie degli uomini, nella Giungla divenni più terribile di Shere Khan.”

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The texts are translated with simultaneous translators; for the avoidance of doubt I have decided that they will all be translated exclusively with Google Translate.Of course, English is not my first language but I try, forgive any mistakes and imperfections of Translate.

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