Post 30
Ritornai all’albergo dove mi stava aspettando Cecilia. Precisamente la trovai all’interno del ristorante, ormai era ora di pranzo. Tra andare dall’editore, fermarmi a parlare e rientrare era passata tutta la mattinata, avevo una fame fuori dagli occhi.
Entrai nel ristorante e mi accomodai al tavolo prenotato e dove mi stava aspettando Cecilia.
-Ah…sei tornato? Pensavo mi avessi lasciata da sola a continuare il soggiorno milanese- e sorrise.
-Tranquilla, tranquilla, penso che mi avrai tra i piedi per molto tempo ancora, sempre che tu lo voglia…aggiunsi sornione.
-Mah, sa signor Battaglia, la partenza non è stata male, vediamo ora come si presenta il viaggio, per esempio dove mi porta oggi pomeriggio?
-Te lo dirò a pancia piena, sai com’è,così si ragiona meglio!
Ci facemmo una bella risata, cominciammo a leggere il menù e nel frattempo arrivò il cameriere e ordinammo.
Mentre aspettavamo le portate, Cecilia mi chiese giustamente come fosse andata e le raccontai per sommi capi cosa ci fossimo detti e che piega avesse preso la discussione col mio editore.
Le spiegai che alla fine mi sentivo sereno e che sicuramente mi avrebbe dato una mano a rescindere il contratto!
Aprii una riflessione in merito al perché gli scrittori dovessero avere questi obblighi contrattuali e mi domandai se un giorno avrebbero inventato qualcosa così da poter essere retribuito senza nessun obbligo in merito, anche se il problema del copyright resta e resterà sempre.
Comunque riflessioni o no, restano sempre sul piano del “pourparler”, resta sempre il momento che stiamo vivendo, e io mi stavo godendo in modo gustoso questo pranzo con Cecilia.
Finimmo di mangiare e uscimmo per andare a fare un giro al Duomo di Milano, il nostro albergo distava meno di un kilometro e decidemmo per una passeggiata a piedi, così unimmo la digestione a delle chiacchiere riflessive.
La nostra visita milanese non poteva non partire da uno dei luoghi simbolo di Milano: il Duomo e quindi piazza del Duomo. Questo non solo è un centro commerciale ma anche un punto d’incontro della città da quando è stata fondata.
Infatti, oltre alla storica Cattedrale, di cui ci valse visitare non solo l’interno, ma anche le terrazze; salimmo fin su, la camminata anche se faticosa ci portò ad ammirare un panorama stupendo e vedere, così, ancora più da vicino la famosissima “Madonnina”.
Man mano che salivamo su ci rendevamo conto di quanto anche il nostro rapporto si stesse elevando, e soprattutto io mi rendevo conto di quanto questa situazione mi facesse stare bene.
Una volta ritornati giù ci soffermammo a passeggiare per piazza del Duomo, gremita come al solito di turisti intenti ad ammirare tutto ciò che vi ospita al suo interno; infatti, vi sono monumenti ed edifici caratteristici della città: Palazzo Reale, la Statua equestre di Vittorio Emanuele II, Palazzo Arcivescovile ed altro. Ormai la giornata stava quasi volgendo alla fine e, percorrendo la Galleria Vittorio Emanuele II fino in fondo, arrivammo in piazza della Scala.
Qui cercammo di fare un aperitivo dopodiché ci recammo nuovamente in albergo.
Avevamo un altro giorno intero di tempo per poter gironzolare ancora ed aspettare la telefonata dal mio editore.