👉ENGLISH Version👈 (ITALIAN below)
At the end of the 20s of the last century, in the middle of the Fascist era, the Duce Benito Mussolini decided to demolish the ancient medieval village between Via del teatro di Torre Argentina and Corso Vittorio Emanuele to build new buildings.
But, as for the history of the Rome Underground that will never be built, from the excavations a sacred area emerged dating back to the age of ancient Republican Rome: 4 temples dated from the 4th century to the 1st century Before Christ.
Work was then carried out to bring the ancient splendor back to light and the area is still visible today more or less as the Duce left it.
Among the 4 temples, the one that stands out most is the most recent of all, built on a circular plan and of which six columns of the outer perimeter remain.
And certainly for the Romans, another thing that stands out, boldly and sweetly dozing on the ancient marbles of more than two millennia old, is the cats, definetely the owners of the area.
Unlike humans, who cannot access the area (in fact, guided tours are done by walking around the external perimeter and not going down the area), the area is populated by a large protected feline colony.
This is the oldest feline colony in Rome, it deals with the sterilization and care of animals.
If you want to help volunteers, you can adopt a cat at a distance: perhaps you will adopt one of the nephews of Julius Caesar's cat!
These cats recognize volunteers and do not get close to stranger people very easily. They are cats born on the street or found in critical situations (abandonment, car accidents, etc.).
Only one of them, after a lot of patience and waiting, went up and had himself photographed a little closer.
They are obviously common cats, but I find them really wonderful, each one different from the other, and in their regal way of walking and in their gaze there is almost the pride of knowing that they are a symbol of the Eternal City.
The shots were taken with a Nikon D5500 18-105 lens and, as in other posts of mine, I wanted to leave some black and white shots with a flavor of yesteryear.
Except the tiger at the end, which I found really beautiful in its orange colors.
Have a great weekend and thank you for reading.
See you soon 💛💛💛
👉ITA Version👈
Alla fine degli anni '20 del secolo scorso, in piena Era Fascista, il Duce decise di demolire l'antico borgo Medievale fra Via del teatro di Torre Argentina e Corso Vittorio Emanuele per costruire nuovi edifici.
Ma, come per la storia della Metropolitana di Roma che mai si farà, dagli scavi emerse un'area sacra risalente all'età della Roma antica Repubblicana: 4 templi datati dal IV secolo al I secolo a.c.
Vennero quindi eseguiti i lavori per riportare gli antichi fasti alla luce e l'area è ad oggi visibile più o meno come il Duce l'ha lasciata.
Tra i 4 templi, quello che spicca di più è il più recente di tutti, costruito su pianta circolare e del quale sono rimaste sei colonne del perimetro esterno.
E sicuramente per i Romani, un'altra cosa che spicca, dolcemente padrona dell'area e spavaldamente sonnecchiante sui marmi antichi di più di due millenni, sono i gatti.
A differenza degli umani, che non possono accedere all'area (le visite guidate infatti si fanno camminando per il perimetro esterno e non scendendo nell'area), l'area è popolata da una grande colonia felina protetta. Questa è la colonia felina più antica di Roma, si occupa della sterilizzazione e della cura degli animali.
Se si desidera aiutare i volontari è possibile adottare un gatto a distanza: magari un suo antenato era il gatto di Giulio Cesare!
Questi gatti riconoscono i volontari e non si fanno avvicinare dagli estranei molto facilmente. Sono gatti che sono nati in strada o trovati in situazioni critiche (abbandoni, incidenti di macchina etc).
Solo uno di loro, dopo molta pazienza e attesa, è salito e si è fatto fotografare un pochino più da vicino.
Sono ovviamente gatti comuni, ma io li trovo davvero stupendi, ognuno diverso dall'altro e, nel loro procedere regale e nello sguardo fiero, c'è l'orgoglio di sapere di essere un simbolo della città eterna.
Gli scatti sono stati realizzati con una Nikon D5500 obiettivo 18-105 e, come in altri miei post, ho voluto lasciare alcuni scatti in bianco e nero dal sapore di tempi che furono.
Eccetto la tigre alla fine, che trovavo davvero bellissima nei suoi colori aranciati.
Vi auguro un ottimo fine settimana e vi ringrazio per la lettura.
A presto 💛💛💛