Buona sera cari amici di Hive, non so se sia uno sfogo, una riflessione o cos'altro, non so definirlo, ma è un pensiero che mi è giunto mentre lavoravo...
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Quante volte nella vita ci sentiamo semplicemente un numero, definiti con un numero, catalogati come un numero, identificati come un numero, trattati come un numero... Quante sono queste situazioni in confronto a quelle in cui siamo stati trattati come una persona, un essere umano. Da subito quando nasciamo ci viene attribuito un identificativo alfanumerico, che ci accompagnerà per tutta la vita, veniamo catalogati come ogni evento principale della nostra vita, numeri su numeri. Anche in questi tempi bui, tra Covid e guerra, si sente solo parlare di numeri, di morti per Covid, di quanti positivi, di quante vittime per la guerra, ma poi in mezzo a tutta questa confusione di numeri e parole da parte del governo, casa è stato fatto di concreto e utile per noi o per loro? Niente, si continua solo a parlare di numeri, di noi, solo numeri...
Nella mia vita ho avuto diverse esperienze lavorative, a partire da grandi aziende, piccole imprese, o anche singole attività di commercio. Vorrei poter dire che non ho riscontrato questo fattore in tutte le realtà in cui ho lavorato, ma a mio malgrado invece anche li si era solo un numero, un numero che generava profitti tramite il suo lavoro. Io mi chiedo come non possano comprendere gli imprenditori e le dirigenze che le PERSONE che hanno di fronte abbiano come tutti delle necessità, le loro debolezze, che ogni giorno non possono essere come un automa, che non sono nati e vivono per lavorare, che non possono passare tutti i giorni a lavorare fermandosi solo due settimane all'anno. Chiunque chieda una giornata, un favore, perchè quel giorno vuole lavorare ma ha difficoltà fisiche, gli stai chiedendo il sangue, mentre se loro devono farti fare straordinari, correre per tre, perchè il lavoro è tanto e i clienti aspettano, quello ovviamente è dovuto, sei tenuto a farlo secondo il loro punto di vista. Magari devi ringraziare tu, che ti fanno fare gli straordinari e guadagni di più... Che poi se ne fai tanti, arrivi a farlo per il 70% a gratis grazie alle sovra tasse del nostro buon governo. Non pensano alle difficoltà che può incontrare qualcuno che vive da solo e che deve arrangiarsi a far tutto, o magari una giovane madre da sola con i figli, che deve riuscire a far coincidere mille e più impegni, o quello che può provare una persona malata o con problemi fisici che ha lavorato una vita per loro, non vedono mai tutto questo o forse non vogliono vederlo...
Ma che poi non è neanche lo sputare sangue, non è per una questione di soldi, ma è fondamentalmente una questione di rispetto, essere trattati in modo diverso, capire che si, quella persona viene pagata per fare quello che fa, ma comprendere anche quanti sacrifici fa ogni giorno per fare sempre un buon lavoro, che si presenta anche se ha male, che le mani sanguinano e le schiene dolono ma è dedita al suo lavoro. Mettersi un po' di più nei panni di chi in fondo è il motore di ogni attività, industria, impresa, le PERSONE e non i numeri.
Sarà forse per questo che amo molto di più gli animali e la natura, sicuramente loro non ti vedranno mai come un semplicemente numero, per loro sarai sempre vita, emozioni, vibrazioni, tutto quello che ci connette nel modo più meraviglioso.
Con questo è tutto cari amici, spero che questo post sia stato interessante. Rimanete connessi per non perdervi le prossime novità, grazie per la vostra attenzione.