Last day of travel. We woke up calmly in Jakarta and booked a massage for 11 in a spa near the hotel. All very good and pleasant if not that in the end the young lady asks me if I want the 'cric croc' intended as making me crack my back. I say yes, what will it ever be? Instead the snap slowly feels a pain in my right shoulder that I will take home. Never again!
We still have a few hours at our disposal before heading to the airport and so we go to visit the Jakarta mosque. It is the third largest mosque in the world, after Mecca and Medina. The largest in Southeast Asia. It can in fact hold more than 200,000 people. In Indonesia all religions coexist in harmony and mutual respect, the guide explained to us that for example, at Christmas, the Muslim faithful do not pray towards the Mecca, but towards the Catholic cathedral that is in front of the mosque.
After the visit we walked around the centre of Jakarta. Car traffic is always very intense, with a lot of people around. We visited a couple of shopping centres, one more westernised and one more local. I found myself reflecting on the production of clothing worldwide.
We are more than eight billion on this planet. If we counted every dress produced in the world and currently existing, how many dresses would there be per person (By dress I mean any garment or set of garments that allows you to cover)? I think the number of would leave you speechless. What a waste.
Time to do a couple of shopping and we are ready to pick up the backpacks and head to the airport. Change money in local currency for euros, eat a sandwich and then take off.
It was a nice vacation!
Ultimo giorno di viaggio. Ci svegliamo con calma a Giacarta e abbiamo prenotato un massaggio per le 11 in una spa vicino all’hotel. Tutto molto bene e piacevole se non che alla fine la signorina mi chiede se voglio il “cric croc” inteso come il farmi scrocchiare la schiena. Dico di sì, che sarà mai? Invece lo scrocchio mi prova pian piano un dolore alla spalla destra che mi porterò fino a casa. Mai più!
Abbiamo ancora qualche ora a nostra disposizione prima di dirigerci in aeroporto e così andiamo a visitare la moschea di Giacarta. Si tratta della terza moschea più grande al mondo, dopo quella di La Mecca e Medina. La più grande del sud-est asiatico. Può infatti contenere più di 200.000 persone. In Indonesia tutte le religioni convivono in armonia e rispetto reciproco, la guida ci ha spiegato che per esempio, a Natale, i fedeli musulmano non pregano rivolti verso la mecca, ma verso la cattedrale cattolica che si trova di fronte la moschea.
Terminata la visita abbiamo girato in po’ a piedi il centro di Giacarta. Il traffico di automobili è sempre molto intenso, con tantissime persone in giro. Abbiamo visitato un paio di centri commerciali, uno più occidentalizzato e uno più local. Mi sono trovato a riflettere sulla produzione di vestiti a livello mondiale.
Siamo più di otto miliardi su questo pianeta. Se contassimo ogni abito prodotto nel mondo e attualmente esistente, quanti abiti ci sarebbero per persona (Con abito intendo qualsiasi indumento o set di indumenti che permetta di coprirsi)? Credo che il numero di lascerebbe a bocca aperta. Che spreco.
Tempo di fare un paio di acquisti e siamo pronti per ritirare gli zaini e dirigerci all’aeroporto. Cambiare i soldi in valuta locale con degli euro, mangiare un panino e poi via che si decolla.
È stata una bella vacanza!
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