Confessore di tradimenti... 3° puntata

in #hive-1466208 hours ago


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L'aveva incontrata per puro caso, in un bar, quattro parole, due battute, un sorriso, e un ritrovarsi la mattina seguente, lei andava a fare colazione dopo aver accompagnato i figli a scuola, lui perché era un frequentatore abituale di quel locale in quanto vicino al suo studio, una parola tira l'altra, un discorso iniziato, finito, ripreso e cambiato, finché non ci presentarono in maniera semi-ufficiale, ma c'era qualcosa che non gli tornava, in qualche racconto che gli aveva sentito fare, finché un bel giorno Filippo gli chiese...

"Scusa, ma tuo fratello chi é?!?!"

Lei prima lo descrisse accuratamente, e mentre stava per pronunciare il suo nome, a Filippo caddero le braccia, e non solo quelle, perché aveva inesorabilmente capito chi fosse in realtà, senza bisogno che proferisse altre parole, interruppe la sua presentazione dicendo autonomamente di chi fosse la sorella...

"Sì, perché, lo conosci?!?!"

Grande dubbio, avrebbe dovuto vomitargli addosso tutto quello che di negativo pensava di suo fratello, oppure semplicemente dire che lo conosceva di vista o poco più?!?!

Opto per una posizione intermedia, del tipo di ammettere effettivamente di sapere chi fosse suo fratello, ma senza entrare nei dettagli di un rapporto professionale vecchio di anni, durante i quali l'opinione che Filippo aveva nei confronti di quella persona era progressivamente peggiorata, fino ad arrivare a sperare che non frequentasse più il suo studio e che si rivolgesse altrove, per la risoluzione delle sue grane giudiziarie, ma la donna fu abbastanza secca ed esplicita, per parziale stupore di Filippo, che non si aspettava una reazione così chiara ed evidente, anche se non era proprio fuori luogo, considerando il soggetto del quale stavano parlando, quello che lo fece piacevolmente sorridere fu il fatto che lei, mano a mano che il discorso si infittiva, pronunciasse parole non proprio idilliache nei suoi confronti...

"Strano, e chi se lo sarebbe mai aspettato, che la sorella di quel coglione fosse una donna del genere, già, ma chissà quali idee, quali seghe mentali mi sto facendo, ha dei figli, probabilmente un marito, o altro ancora, per cui sto viaggiando con la fantasia oltre misura, sarà meglio stare con i piedi per terra, ma perché poi non le ho chiesto qualcosa di più sulla sua vita non lo so, magari domani..."

Dopo quei contatti abbastanza serrati passò una buona settimana prima che la rivedesse un'altra volta, qualcosa era cambiato in lei, non capiva bene di cosa si potesse trattare, ma tutto fu più chiaro quello stesso pomeriggio, quando nel suo studio si presentò il tanto amato fratello...

"Tu è meglio che non vedi più mia sorella, che la lasci perdere, che non le dia più fastidio, prima che succeda qualcosa di spiacevole..."

Filippo lo guardò, lo squadrò giusto un attimo, poi una replica, molto semplice e diretta...

"E per quale motivo?!?!"

"Perché è una donna sposata..."

Un veloce riavvolgimento del nastro, l'avvocato ricordò un particolare, che in passato aveva fornito consulenza proprio per un caso che riguardava il cognato di quel signore, il marito della sorella, in cui rammentava che avesse dei problemi di pagamenti nei confronti di banche e finanziarie varie, con la decisione finale che lui non poteva fare nulla nella situazione e condizione in cui si era andato a cacciare, poi le cose si erano, in una maniera o in un'altra, sistemate, ma non proprio per il verso giusto, per cui non capiva perché si stesse scaldando così tanto...

"Scusa, ma da me cosa vorresti? Tua sorella mi sembra abbastanza grandina per decidere della propria vita, o sbaglio..."

Stava per succedere qualcosa di spiacevole, Filippo come un fulmine apostrofò il prode impavido difensore della famiglia con un è meglio finché puoi, che tu te ne vada senza dire altro, hai già parlato troppo per i miei gusti, e ti dirò di più, non mi devi dire cosa posso e non posso fare, non lo permetto a te, come a nessun altro...

Continua...