"Lei ha della liquidità sul suo conto, perchè non passa in filiale che possiamo parlare insieme di qualche opportunità di investimento con noi", questa è la fastidiosissima frase che sono sicuro, chiunque abbia un conto corrente nella penisola italica si è sentito dire dal "gestore" del conto corrente della propria banca.
"Gestore" oppure "Family banker" sono i terribili neologismi che le banche hanno trovato per chiamare il consulente finanziario, insomma il rompiscatole che si fa i fatti vostri, vi guarda quanto avete sul conto corrente personale, vede se avete debiti, mutui, azioni, e vi invita, certe volte insistentemente, a venire in filiale per fare degli "investimenti" con la propria banca.
E l'investimento conviene alla banca , non certo a voi: i tratta spesso di obbligazioni bancarie, polizze con rendimenti, o, certe volte anche un portafoglio azionario, in cui voi , se va bene, ci guadagnate due spiccioli, e ci dovete pagare le tasse sopra, mentre loro, le banche, ci guadagnano alla grande, e il rischio della perdita del capitale ve la beccate voi.
A dire il vero, ormai, sempre meno persone cadono in questo tranello, magari qualche persone anziana che si ricorda delle vecchie banche di una volta, in cui si stringeva la mano al direttore, i dipendenti erano lo stessi da decenni, e a fine anno ai correntisti veniva regalato una agenda con penna per ringraziare di essere correntisti.
Oggi , invece, questi "gestori" vengono strategicamente cambiati ogni 6 mesi, cambiano di filiale in filiale, spesso cambiano città, ma anche regione: la ragione sembra essere ovvia, fanno firmare un tot di mega-investimenti, che poi magari non vanno tanto bene, e abbandonano la nave in fiamme, così si può dare la colpa al vecchio gestore che non c'è più.
Per non parlare , poi, degli scandali come quello di Banca Etruria, che hanno segnato un solco profondo sulla già poca fiducia verso il sistema bancario e le loro proposte, spesso sottoscritte senza spiegare bene l'entità del rischio di perdere il capitale investito.
Ora in questo scenario di sfiducia e sospetto verso il sistema bancario, è uscita giorni fa la notizia di un certo Coviello, ormai ex dipendente di Intesa San Paolo, che avrebbe spiato facendo accesso a conti correnti e alle carte di credito di 3572 correntisti di 679 filiali: tra gli spiati nomi illustri , tra cui tanti politici, tra cui la stessa Meloni, ufficiali delle forze dell'ordine e vari personaggi famosi dello spettacolo.
Il sospettato si difende, e si definisce un "maniaco del controllo", e dice di non aver diffuso i dati: sembra un modo buffo e maldestro di difendersi, e ovviamente tutta la politica e il sistema bancario interpretano i ruoli degli indignati , pronti a chiedere giustizia e interventi severi.
La verità, però, e che di questi "maniaci del controllo" è pieno il sistema bancario, anzi, le banche stesse sono "maniaci del controllo", solo che in questo caso una pecorella smarrita è scappata troppo lontano dal recinto, ma l'andazzo è proprio questo, scordatevi ogni forma di privacy riguardo alla vostra situazione finanziaria.
Ed anche in questo caso, il mondo blockchain può fornire un'ancora di salvataggio in questo mondo di spioni, ovviamente anche BTC e le alt hanno tanti difetti e necessitano un periodo di studio e di esperienza per essere usati anche dalla persone media, però credo sia importante studiare quello che potrebbe accadere in futuro.
Grazie dell'attenzione e alla prossima.