Essendo interessato al mondo del bricolage, del Faidate, e delle macchine a controllo numerico ( a livello hobbistico, non sono certo un professionista !) come le stampanti 3d, le macchine CNC e l'incisori Laser, qualcuno mi ha consigliato di vedere questo video Youtube, preso dalla trasmissione americana 60 minutes, che si trova a questo link:
Nel video si parla proprio del nostro paese, e , nello specifico, di Carrara, località famosa per il suo marmo, che veniva scelto anche dai maestri della scultura medievale e rinascimentale come Donatello e Michelangelo Buonarroti.
Però, anche i laboratori a Carrara si sono evoluti, e in sempre più usano dei bracci a controllo numerico, con punta rotante, che vanno a "sbozzare" la figura dai blocchi di marmo, seguendo un progetto 3d caricato sul computer.
Ovviamente, il lavoro del braccio robotico va sempre rifinito dalla mano dell'uomo, e sta agli artigiani lisciare e realizzare gli ultimi dettagli dove, magari per motivi di spazio o movimentazione, il robot non può arrivare.
E da quì nasce la grande domanda che divide il pubblico: un'opera d'arte diventa meno "umana", se il lavoro fisico viene fatto in parte, o totalmente, da una macchina ?
È la fatica umana che rende grande una scultura, o il progetto, il concetto e quello che l'artista vuole comunicare a decidere il valore del pezzo?
Le opinioni si dividono , principalmente, in due filoni.
Chi è contro l'uso dei robot, afferma che è proprio la fatica umana, il sudore dello sforzo fisico collegato alla manualità dell'artista, a creare un pezzo unico, anche nei suoi piccoli difetti, ed è proprio il percorso di creazione, oltre alla progettazione e all'idea comunicativa, a rendere l'opera "umana".
Invece, chi è a favore dell'uso dei robot, dice che infondo le macchine aiutano gli artisti a compiere i faticosi e noiosissimi lavori di sbozzatura e sgrossatura, che comunque, anche nei secoli passati, venivano fatti da garzoni e apprendisti di laboratorio , quasi sempre rimasti sconosciuti agli storici, lasciando all'artista il lavoro più creativo e di concetto.
Molti dicono che lo stesso Leonardo da Vinci, con la sua grande passione per le macchine, salterebbe di gioia nel vedere questi bracci robotici, e sarebbe il primo ad usarli per velocizzare la produzione di sculture.
Altri dicono che i maestri del passato inorridirebbero davanti a questa disumanizzazione dell'atto creativo, che toglie alla nuove generazione tutta la manualità e il sapere creare un oggetto dall'inizio alla fine.
Quante, però, di queste persone che sono contro l'uso dei robot, sarebbero pronte a pagare 4, 5 o 6 volte il prezzo della stessa opera perchè fatta completamente a mano ? Qualcosa mi dice quasi nessuno.
Infatti è lo stesso mercato che ci vuole sempre più veloci, sempre più perfetti, e a prezzi sempre più competitivi.
Se io faccio un mobile Ikea, ma fatto da me completamente a mano, quanti sono disposti a pagarmi il lavoro ad ore ? Nessuno, solo se è un mobile fatto su misura e non disponibile sul mercato posso difendermi, ma altrimenti non c'è competizione.
Questo è un dilemma che il genere umano sta affrontando dalla Rivoluzione Industriale in poi, con i sarti che andavano a sfasciare le macchine da cucire nelle industrie tessili per paura di perdere il loro lavoro, con questa sfida Uomo-Macchina in cui, diciamolo, si sta perdendo il ruolo del "mestiere" umano.
E se al braccio robotico, colleghiamo una A.I, un'intelligenza artificiale che crea sculture senza nessun intervento umano ?
Bye, Bye, humans......
Grazie dell'attenzione e alla prossima.