Confessore di tradimenti... 12° puntata

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Immagine CC0 creative commons

Si appoggiò leggermente al portone d'ingresso dell'appartamento, non vedeva ancora Elena, che era celata dietro alla porta medesima, come si girò verso destra la vide, un sorriso sempre più evidente si andò a stampare sul viso di entrambi, insieme a un ciao che sembrava bene augurante, le braccia partirono reciprocamente, finché non venne stabilito quel primo contatto tra loro, si trovavano ormai a pochi centimetri l'uno dall'altra, Filippo colmò quell'ultima residua distanza e partì quello che, a tutti gli effetti, si poteva catalogare come un Signor Limone...

Filippo iniziò a mulinare la lingua nella bocca di Elena con una tale potenza che sembrava un frullatore impazzito, la donna dal canto suo rimase impressionata da tutta quella foga, ma era da troppo tempo che entrambi non provavano emozioni del genere, Filippo perché il suo rapporto con la compagna si era progressivamente spento, Elena perché da altrettanto tempo non aveva una storia vera e propria, ciascuno cercava di reggere il ritmo dell'altro, dopo diverso tempo si staccarono, quel tanto che bastava affinché Elena disse...

"Però, che razza di bacio era questo?!?!"

"Avevo voglia di te, cara..."

"Se avessi avuto dei dubbi, me li hai tolti tutti, non ti preoccupare...", condendo il tutto con una risata, che venne prontamente replicata dall'uomo...

Un attimo di imbarazzo, ma giusto un attimo, poi la donna indicò la camera da letto, e l'uomo incominciò a spogliarsi, sembrava fosse la cosa più naturale, rimase solo con gli slip addosso, dopo di ché si avvicinò nuovamente a Elena per riprendere a baciarla, una volta che i corpi si allontanarono nuovamente...

"Non penso di averne bisogno...", e gli slip caddero a terra...

Nudo, completamente, la donna lo guardò, lo ammirò per qualche istante, e si mosse verso il luogo predestinato, denudandosi leggermente, mossi i primi timidi passi, una volta che i due si ritrovarono a letto, uno di fronte all'altro, ripresero i limoni, pareva di essere in una piantagione, da quanto intensamente si baciavano, la donna era restia a spogliarsi, temeva, sotto un certo punto di vista, il potenziale giudizio negativo dell'uomo, che al contrario pareva gradire particolarmente le attenzioni, i modi di fare, gli atteggiamenti della donna, e non era affatto sbagliato questo pensiero, perché Filippo si sentiva finalmente ricambiato completamente da una donna, da quella donna che per caso, per gioco, quasi per scommessa aveva insistito tanto per conoscere intimamente, le impressioni iniziali lasciavano ben sperare, per futuri incontri tra i due, magari era prematuro, magari era anticipare troppo i tempi, ma intanto si sarebbero visti, per un periodo di tempo maggiore, anche il giorno dopo, nonostante Elena continuasse ad essere perplessa...

"Ma questo da dove arriva, possibile che sia tutto vero, che stia accadendo sul serio, che siamo a letto insieme, che mi desideri, che mi baci con tanto ardore, non ci credo, non posso crederci, non ho fatto assolutamente nulla e mi ritrovo con questa persona a letto, che mi copre di attenzioni, che mi bacia così appassionatamente, che pare mi voglia a tutti i costi, è quello che mi diceva con i messaggi, è proprio quello che continuava a dirmi così insistentemente, che abbia ragione lui, che fra noi non poteva che finire in questo modo?!?!"

Continua...