Pensieri, emozioni, sentimenti, passioni, gesti, e tanto altro ancora giravano per la testa di Filippo, cercava di mantenere quasi disperatamente i piedi per terra ma non era facile davvero, perché era stato travolto da una pulsione che non avrebbe mai pensato potesse nascere con tutta quella potenza, eppure stava realmente succedendo, non era più un sogno, per lunghissimo tempo cullato nella propria mente, stava diventando una realtà vera e propria, un qualcosa che aveva assunto una sua fisionomia, che era nata così quasi per caso e ora era viva, dannatamente viva, lo stesso poteva dirsi per Elena, che stentava pure lei a credere che tutto quello potesse essere vero, in quei primissimi giorni lo aveva detto concretamente, sia tramite messaggi, sia tramite comunicazione telefonica, tutto era così, come sospeso per aria, ma era proprio così, c'era poco da fare se non provare a vivere e viversi completamente...
"E chi l'avrebbe mai detto? Ma come è stato possibile che sia nata questa cosa? Non ci credo, che sia davvero accaduto, io che da tanto tempo ero a posto, abituata alla mia vita da single, adesso mi ritrovo a vivere questa storia, questa relazione clandestina, con un uomo impegnato, ma mi piace, accidenti se mi piace, non so quanto possa durare, probabilmente si stancherà, si renderà conto che il gioco non vale la candela, ma mi sto affezionando tantissimo a lui, mi fa stare bene, mi fa sentire amata, mi fa andare sulla luna e ritorno con le sue parole, con i suoi gesti, con le sue attenzioni, è tutto incredibile ma è pure vero, sì, Filippo esiste, e mi vuole, almeno finora non si è mai tirato indietro, sta facendo salti mortali per vedermi, e questa cosa mi fa un grandissimo piacere..."
Non era facile organizzarsi per Filippo, perché la sua compagna era tutto tranne una persona che dormisse sugli allori, ma questa storia, questa relazione le era passata letteralmente sotto al naso, senza che potesse accorgersi di nulla, perché l'uomo era sempre stato molto guardingo, molto attento anche al minimo particolare, e tutto si era potuto concretizzare senza intoppi particolari, al punto tale che anche nella giornata successiva del giovedì i due amanti si videro, per comodità, per conformismo, li possiamo definire come amanti, ma sin dalle prime battute erano qualcosa di più, di puri e semplici amanti, perché a loro non bastano andare a letto, non era sufficiente far bene l'amore, no, sia l'uomo e pure la donna avevano bisogno di altro, di profondo affetto, di carezze intime, di confrontarsi sui temi della vita, di confidarsi esperienze passate e presenti della propria vita, si volevano conoscere fino in fondo, volevano approfondire finché fosse possibile quello che stavano vivendo così intensamente, così pienamente quel rapporto che era nato su ipotetici presupposti che all'inizio erano unicamente nella mente e nelle speranze di Filippo, che ebbe il grande merito di non mollare, di continuare, di insistere nonostante una riluttanza iniziale di Elena ad andare oltre, a varcare la soglia di una conoscenza maggiore, più profonda, più piena e completa, per lei l'amicizia fu ok sin da subito, l'affetto e l'amore non lo vedeva possibile tra loro, eppure si era sbagliata, clamorosamente, e difficilmente un errore di quel genere fu mai così gradito...
Continua...