Sì, l'idea era quella di andare a lavorare a San Marino, con tutta una serie di complicanze varie che si dovettero affrontare via via strada facendo, essenzialmente eravamo tre soci, io quello che prestava principalmente la propria opera lavorativa, gli altri due, in teoria, dovevano essere i soci di capitale, anche se ben presto mi accorsi che di soci di capitale ce n'era uno solamente, perché il 3° socio aveva ideato tutto un piano per stare in quel nuovo negozio che avevamo creato senza tirare fuori neanche un centesimo, o proprio quattro spiccioli, percependo un discreto rimborso spese, nulla di eccezionale ma in relazione a quello che era il rischio vero e proprio d'impresa, associato alle prestazioni lavorative molto discutibili, era un discreto prendere, ma le questioni ben presto vennero al pettine, così come i nodi, per cui il clima in negozio progressivamente si incrinò, si guastò, venendosi a creare due fazioni, da una parte un socio con il fratello, che era una sorta di prestanome, dall'altra parte io con il socio finanziatore unico di tutto il progetto di quel negozio...
La situazione degenerò sempre più, al punto tale che il socio che doveva apportare anche lui dei capitali si rivelò per quello che era, una persona viscida, approfittatrice e calcolatrice delle varie situazioni, a dire il vero sarebbero tanti gli aggettivi che gli si potrebbero affibbiare, anche a distanza di tempo, perché fu una presenza altamente incomprensibile in quella mia esperienza lavorativa, al punto tale che se dovessi incontrarlo nuovamente adesso, a distanza di diversi anni da quegli accadimenti, non so proprio come reagirei, perché quello che combinò durante quei mesi (non arrivò a un anno la sua permanenza dentro a quel negozio) non è facile descrivibile, situazioni imbarazzanti, assurde, fuori luogo, modi di fare, di dire, di comportarsi, alquanto discutibili e paranoici, surreali, tutto e più di tutto, con il suo definitivo allontanamento dal negozio non prima di aver ricevuto un'immeritata liquidazione, senza la quale avrebbe potuto anche congelare l'attività del negozio, in quanto aveva una carica sociale molto alta, il piano che aveva studiato a tavolino, per avere sempre delle buone carte da giocare in ogni possibile situazione, era purtroppo molto buono...
Dopo un tira e molla infinito, durato qualche mese, durante i quali questo elemento assurdo si presentò così, all'improvviso, in negozio, senza nessun preavviso, del resto non aveva nessun obbligo di presenziare costantemente, ricoprendo una carica istituzionale, faceva quello che recitava il suo ruolo, ma si sapeva, per accordi extra-giudiziali, che tutti dovevamo prestare la nostra opera per il raggiungimento del fine sociale, ma lui ben presto se ne tirò fuori, allontanandosi definitivamente dopo circa 9 mesi dall'apertura del negozio, con una sostanziosa liquidazione, senza la quale non se ne sarebbe assolutamente andato, a lungo andare avrebbe potuto ingessare la normale attività di gestione dell'intero negozio, per cui l'unico socio finanziatore si vide costretto a mettere mano al portafoglio per versare nelle tasche di quel truffatore istituzionalizzato quello che gli aveva, indebitamente, richiesto, ma quella era l'unica scappatoia possibile, nel vicolo cieco in cui era riuscito quella testa di cazzo a portarci...
Continua...
