Passa l'estate, si arriva all'autunno, e in un lampo il Natale è dietro l'angolo, vai fare un intervento programmato nel periodo natalizio? Non sia mai, non si può, non è gestibile correttamente, perché potrebbe essere in ferie un chirurgo, oppure le sale operatorie non lavorare a tempo pieno, morale della favola si rifiutarono a prendere in carico questa situazione in quel determinato periodo, per cui si giunge all'inizio di quest'anno, con il sacchetto della deviazione sempre ben posizionato e non rimosso, come sarebbe stato logico fare, penso che nei suoi panni, se avessi avuto quel fastidiosissimo fardello da portare a spasso per tutti quei mesi, sarei andato all'inizio dell'autunno a farmi le mie ragioni in quell'ospedale, non avrei ottenuto nulla? Questo non si può mai sapere, in ogni caso tutta la situazione stava prendendo una piega poco simpatica, ma il bello, o il brutto, deve ancora arrivare, perché ai primi di gennaio, finalmente, il soggetto in questione (il parente della mia compagna) viene effettivamente chiamato in ospedale per la compilazione della cartella clinica del pre-ricovero, normalmente, a detta loro, da quel momento in poi passavano pochissime settimane, sempre loro azzardarono l'ipotesi che avrebbero ricontattato quell'uomo entro la fine del mese scorso, sottolineo il fatto che sono sempre loro a parlare, a formulare ipotesi, a fare affermazioni, che continuavano a non venire confermate alla luce dei fatti successivi...
Si arriva alla fine di gennaio, nulla, niente, la madre di quest'uomo telefona all'ospedale, chiedendo cortesemente spiegazione di questi fatti, del perché suo figlio non era stato ancora ricontattato per la rimozione effettiva di quell'ormai fastidiosissimo orpello, la risposta fu alquanto evasiva e irritante, che non sempre nel mese di compilazione della cartella clinica il paziente sarebbe stato effettivamente chiamato per lo stesso intervento, e che certamente nel successivo mese, febbraio 2025, si sarebbero presi carico di quella situazione, anzi, specificò ai primi di febbraio, e che in ogni caso sarebbe stata lei a chiamare per la conferma di tutto quanto...
Si arriva ai primi di febbraio, si entra nella 1° settimana vera e propria, quella che va da lunedì 3 febbraio a domenica 9 febbraio, niente, allora la madre si fa forza e riprova a contattare il reparto dell'ospedale incaricato, ma occorreva sempre prima passare presso quella segreteria, lei sperava di non beccare la stessa, odiosa, incaricata con la quale aveva interagito in precedenza...
Come si fece riconoscere, anche l'incaricata fece altrettanto, dicendo che probabilmente non si erano capite, che era lei che doveva richiamare per la conferma, che quella signora non doveva fare nulla se non aspettare la calata degli dei...
A questo punto ci fu un primo, legittimo, sbotto da parte di quella signora, in quanto disse che suo figlio doveva già essere stato chiamato da mesi, che in quelle condizioni non era più giusto andare avanti, che il sacchetto era di sempre più difficile gestione, e come risposta ottenne il fatto che la sanità pubblica aveva quei tempi, c'era ben poco da fare se non aspettare...
Chiusa la telefonata, quella signora non era ancora contenta, non si sentiva a posto, e sinceramente parlando era ben difficile darle torto, per cui si sfogò con la mia compagna, mettendola al corrente di tutto quello che era accaduto e che era sempre più difficile tenere i contatti con quella segreteria...
Continua...