Pietre 3
PIETRE
Come dicevamo nel post precedente , Fabrizio era ormai vicino alla sua meta.
Le emozioni come sempre sono un groviglio inestricabile di sensazioni, tutto ti fa sobbalzare e nulla ti seda.
Nel frattempo mentre intonava le ultime note della canzone, sul momento buttata giù, Fabrizio scorse tra i lunghi rami d'un alto castagno, la dimora del suo ' "amico", le lunghe mani ferite che non aspettavano altro di stringere le sue.
Riprese la corsa ormai certo di vedere la meta, ma il caldo e il sudore del suo male non lo lasciavano muovere con disinvoltura. Il mondo intorno si mise a girare, tanto che preferì proseguire a tentoni.
I lunghi capelli bagnati erano ora divisi in due ciocche che cadendogli ai lati del viso, si confondevo col nero colore del mantello.
Finalmente le mani di Fabrizio raggiunsero il luogo sicuro, la sua cappella, dove spesso veniva a meditare, a studiare, a giocare, ad amare, a pensare, a dormire, a riposare.
Aprì la piccola porta di legno che ne chiudeva il passaggio e piangendo si accovacciò ai piedi di un crocefisso.
Lassù con aria mesta e solitaria, il dio morente è pieno di umanità, lo guardava fisso nel suo essere statuario.
Il suo amico era lì, ad attenderlo, e Fabrizio pianse.
Poi, scostati i capelli dal viso, alzò lo sguardo e incontrò quelli di lui, di chi "solo", diceva, gli voleva bene.
Afferrando le mani del Maestro, Fabrizio, a fatica riusci ad alzarsi e gettandosi fra le sue braccia e si addormentò dicendo: "Fratello, ti ho cercato sai, ho corso per tutto il bosco e vedi, sono stanco..-però sento accanto a te la sicurezza e l'amore. Sono venuto a riferirti ciò che mi ha detto il vecchio eremita... Volevo morire vicino a te...". E senza più parola nè respiro abbassò le palpebre e chiuse gli occhi per sempre.
Finì la sua vita di orfano povero e solo, in attesa di un pezzo di cielo.
Si dice che la morte sia la fine di ogni sofferenza, ma se uno la vita la ama e essa ti viene strappata con brutalità,con violenza allora che giustizia c’è.
Per i credenti l’abbraccio con l’aldilà è un sollievo ed a me piace pensare che ci possa essere davvero un mondo in cui proseguire quello che qui sulla terra abbiamo lasciato incompiuto.
Dedicato a quanti persi negli ultimi anni, pezzi di cuore e di anima ma soprattutto di vita condivisa, siamo più soli, e spero che noi come voi possiamo trovare conforto quanto prima.
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