Legge sulla privacy, GPDR e qualsivoglia strumento sembrano dei cartonati che al minimo refolo di vento si ribaltano cadendo rovinosamente sul terreno di guerra.
Il caso di cronaca dalle mie parti è emblematico, penso ad esempio al nucleare anche fossero le "mini" centrali di cui si parla da un po'. Un'azienda parecchio grossa, la Danieli, vuole fare un'acciaieria in un luogo strategico che ha uno sbocco sul mare.
L'azienda avrà fatto ovviamente tutte le sue valutazioni. Ma succede che se ti mettono un "mostro industriale" davanti casa o vicino casa, anche il più devoto alla causa cambia idea. Quindi parte una campagna della cittadinanza per opporsi a questa decisione.
Come l'azienda ha fatto le sue di valutazioni, la cittadinanza ha il diritto di esprimere la sua opinione il più possibile collettiva. Si chiamerebbe democrazia.
Risultato, le ventuno mila firme a quanto ho capito ottengono lo stop all'acciaieria presso la Regione. Ma qui succede una cosa inquietante. L'azienda non ci sta e presumo abbia fatto ricorso, sempre nell'alveo della democrazia siamo. Ma fa una cosa nuova, richiede ed ottiene da un giudice di conoscere l'identità della ventuno mila firme poiché, come citato nell'articolo di Udine today, vuole procedere con "azioni risarcitorie e querele di diffamazione".
statua di Davide di Girolamo Lombardo
Mi verrebbe da dire che qui siamo usciti dall'alveo democratico. Per altro mi chiedo come mai il giudice nel procedere al giudizio non abbia valutato che l'uso sarebbe stato quello di una decuplicazione di azioni legali, usando per altro la giustizia come organo improprio.
Questa cosa rischia di essere un pericolosissimo precedente all'esercizio democratico dei cittadini. I quali oramai vedono ridursi il perimetro democratico sempre di più. La libertà di espressione ed opinione va a farsi benedire, perché firmando una petizione popolare poi finisci in una lista di proscrizione per una futura causa civile, o peggio penale visto che la diffamazione se non sbaglio è regolata dal procedimento penale.
Ora non so cosa ci fosse scritto in quella petizione, a dire il vero manco sapevo di questa storia. Ma dubito che il testo fosse scritto da ciccio pasticcio con ingiurie atte alla diffamazione. Mentre direi che quasi certamente è stato scritto da uno o più giuristi, per passare alle firme autentiche ed avere un qualche valore presso un organo di governo (il Friuli Venezia Giulia ha il suo parlamento regionale).
La cosa poi scende nel ridicolo se si tira in ballo GPDR o legge sulla privacy. Perché sembra che funzioni solo quando è il cittadino ad essere vessato. Ti chiamano con telefonate di spam? non puoi sapere il mittente perché c'è la legge sulla privacy.
Tornando al caso di specie, questa cosa potrebbe fare da apripista al nucleare. A parole molti lo vogliono, ma se la centrale te la mettono davanti a casa tua vedi ben come cambi opinione. Da oggi essere contrari potrebbe portare ad una causa civile e penale contro un colosso i cui costi di avvocati e procedure oltre ad essere un vezzo, li scaricano pure dall'IVA.
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